Cessione ramo di azienda
Nella cessione ramo di azienda vengono mantenute tutte le logiche della cessione di azienda; la differenza è che in caso di cessione di ramo di azienda viene ceduto solamente un ramo di essa.
Disciplina per le soluzioni ai problemi aziendali
Nella cessione ramo di azienda vengono mantenute tutte le logiche della cessione di azienda; la differenza è che in caso di cessione di ramo di azienda viene ceduto solamente un ramo di essa.
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Il Governo Conte ha apportato diverse modifiche alla vecchia legge sul Fallimento e alle procedure del concordato preventivo.
Ad esempio è stata eliminata dal testo la parola “Fallimento” che a questo punto va in pensione e inserita la parola “liquidazione giudiziale”.
In data 26 giugno 2019 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea la DIRETTIVA (UE) 2019/1023 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019 riguardante i quadri di ristrutturazione preventiva, l’esdebitazione e le interdizioni, e le misure volte ad aumentare l’efficacia delle procedure di ristrutturazione, insolvenza ed esdebitazione, e che modifica la direttiva (UE) 2017/1132 (direttiva sulla ristrutturazione e sull’insolvenza).
Il quesito espresso è tutto meno che banale. Premesso che in una cessione ramo d’Azienda i debiti tributari relativi al ramo di azienda seguono sempre il ramo dell’impresa e della sua attività.
Normalmente il patto di non concorrenza anche divieto di concorrenza in una cessione di azienda viene stipulato dalle ditte individuali e dalle società di persone come le S.a.s e le S.n.c., perchè quasi sempre sono attività commerciali che desiderano evitare la possibile concorrenza commerciale.
Questo è un caso particolare di cessione d’azienda. In linea teorica fino a quando non è stato dichiarato il Fallimento l’azienda è cedibile.
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