Quali sono gli accordi di ristrutturazione debiti?

Gli accordi di ristrutturazione dei debiti sono uno strumento negoziale stragiudiziale di regolazione della crisi d’impresa, disciplinato dall’art. 57 del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCI). Ecco le principali caratteristiche:

Definizione e caratteristiche

  • Riguardano l’imprenditore in crisi che ricorre a questo strumento per risanare la propria situazione debitoria
  • Richiedono il consenso o l’accordo con i creditori che rappresentino una certa percentuale dei crediti totali
  • Sono soggetti all’omologazione del Tribunale
  • Prevedono la presentazione di un piano economico-finanziario contenente le modalità e tempistiche di adempimento dell’accordo

Differenze con la ristrutturazione dei debiti del consumatore

  • Gli accordi di ristrutturazione riguardano l’imprenditore, mentre la ristrutturazione dei debiti del consumatore riguarda il consumatore
  • Per gli accordi di ristrutturazione è necessario il consenso di una data percentuale di creditori, mentre per la ristrutturazione del consumatore non occorre il consenso dei creditori
  • Entrambi sono soggetti all’omologazione del Tribunale

Gli accordi di ristrutturazione rappresentano un mezzo di risanamento a cui l’impresa in crisi può ricorrere, previa negoziazione con i creditori e omologazione del Tribunale, per rinegoziare i propri debiti e riacquistare solidità finanziaria.

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Quali sono i vantaggi di un accordo di ristrutturazione dei debiti per un imprenditore

Gli accordi di ristrutturazione dei debiti offrono diversi vantaggi significativi per un imprenditore in crisi. Ecco i principali benefici:

Vantaggi degli accordi di ristrutturazione dei debiti

1. Salvataggio dell’impresa

  • Gli accordi consentono all’imprenditore di continuare a gestire la propria attività, evitando la liquidazione e cercando di risanare la situazione debitoria.

2. Maggiore flessibilità

  • L’imprenditore ha la possibilità di negoziare direttamente con i creditori, consentendo trattamenti differenziati e la possibilità di derogare all’ordine di prelazione dei crediti. Questo approccio permette di adattare le soluzioni alle specifiche esigenze dell’impresa e dei creditori.

3. Procedura semplificata e rapida

  • Gli accordi di ristrutturazione sono generalmente meno complessi e più rapidi rispetto ad altre procedure concorsuali. Non è necessario un organo della procedura, e il procedimento di omologazione è semplificato, riducendo i tempi e i costi associati.

4. Protezione legale

  • Durante la fase di ristrutturazione, l’imprenditore può beneficiare di tutele legali, come il blocco delle azioni esecutive e cautelari da parte dei creditori, permettendo di concentrarsi sul risanamento dell’attività senza la pressione immediata dei debiti.

5. Possibilità di accordi vantaggiosi con creditori chiave

  • Gli imprenditori possono negoziare con creditori decisivi per raggiungere il quorum necessario per l’approvazione dell’accordo, il che può portare a condizioni più favorevoli per il rimborso dei debiti.

6. Riduzione dei costi finanziari

  • Attraverso la ristrutturazione, è possibile ottenere una riduzione dei tassi di interesse e una ristrutturazione dei termini di pagamento, alleviando il carico finanziario e migliorando la liquidità dell’impresa.

Gli accordi di ristrutturazione dei debiti rappresentano un’opzione strategica per gli imprenditori in difficoltà, offrendo opportunità di risanamento e di continuità operativa, oltre a una gestione più flessibile e vantaggiosa delle proprie obbligazioni finanziarie.

 

In che modo l’accordo di ristrutturazione può aiutare a evitare il fallimento?

L’accordo di ristrutturazione dei debiti può essere un’importante strategia per un imprenditore che desidera evitare il fallimento. Ecco come questa procedura può contribuire a mantenere l’attività operativa:

Modi in cui l’accordo di ristrutturazione aiuta a evitare il fallimento

1. Continuazione dell’attività

  • L’accordo consente all’imprenditore di rimanere attivo nella gestione dell’azienda, evitando la liquidazione immediata delle attività e garantendo la possibilità di ristrutturare e rilanciare l’impresa.

2. Negoziazione con i creditori

  • Attraverso l’accordo, l’imprenditore può negoziare direttamente con i creditori per ottenere condizioni più favorevoli, come la riduzione del debito, l’estensione delle scadenze di pagamento o la modifica dei tassi di interesse. Questo può migliorare la liquidità e la sostenibilità finanziaria dell’azienda.

3. Protezione legale

  • L’approvazione dell’accordo da parte del Tribunale offre una protezione legale contro le azioni esecutive da parte dei creditori, consentendo all’imprenditore di concentrarsi sulla ristrutturazione senza la pressione immediata di richieste di pagamento.

4. Piano di risanamento

  • L’accordo include un piano economico-finanziario che delinea le strategie per il risanamento dell’impresa. Questo piano deve dimostrare la fattibilità delle misure adottate e come queste porteranno al pagamento dei creditori, contribuendo a ripristinare la fiducia nell’azienda.

5. Coinvolgimento dei creditori

  • La necessità di ottenere il consenso di almeno il 60% dei creditori rappresenta un incentivo per l’imprenditore a coinvolgerli attivamente nel processo di ristrutturazione, favorendo un clima di cooperazione piuttosto che di conflitto.

6. Ristrutturazione del debito

  • L’accordo può comportare modifiche ai termini del debito esistente, come la riduzione dell’ammontare totale dovuto o il rimodellamento delle scadenze di pagamento. Queste modifiche possono alleviare il carico finanziario e rendere più gestibile il debito.

L’accordo di ristrutturazione dei debiti offre un’opportunità per gli imprenditori di affrontare le difficoltà finanziarie in modo proattivo, evitando il fallimento attraverso la negoziazione con i creditori, la protezione legale e la pianificazione strategica.

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Come avviene la ristrutturazione del debito?

La ristrutturazione del debito avviene attraverso gli accordi di ristrutturazione dei debiti, disciplinati dall’art. 57 del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCI). Ecco i principali passaggi:

Presentazione della domanda

  • L’imprenditore in crisi presenta la domanda di accesso alla procedura, depositandola presso il Tribunale competente
  • Nella domanda deve essere presentato un piano economico-finanziario contenente le modalità e tempistiche di adempimento dell’accordo

Negoziazione con i creditori

  • L’imprenditore negozia direttamente con i creditori per ottenere condizioni più favorevoli, come riduzione del debito, estensione delle scadenze o modifica dei tassi di interesse
  • È necessario raggiungere un accordo con creditori che rappresentino almeno il 60% dei crediti totali (accordo ordinario)

Attestazione del professionista

  • Un professionista indipendente deve attestare la veridicità dei dati aziendali e la fattibilità del piano di ristrutturazione
  • Omologazione del Tribunale
  • L’accordo raggiunto con i creditori deve essere omologato dal Tribunale, che verifica il rispetto delle condizioni di legge
  • Con l’omologazione, l’accordo diventa efficace nei confronti di tutti i creditori, anche di quelli dissenzienti

Esecuzione del piano

  • Una volta omologato, l’imprenditore è tenuto a dare esecuzione al piano di ristrutturazione, compiendo ogni atto necessario
  • In caso di inadempimento, il creditore può richiedere la risoluzione dell’accordo e il risarcimento dei danni

La ristrutturazione del debito prevede la negoziazione di un accordo tra l’imprenditore e i creditori, attestato da un professionista indipendente e omologato dal Tribunale, per rinegoziare le condizioni del debito e risanare la situazione finanziaria dell’impresa.

 

In che modo il Tribunale omologa un accordo di ristrutturazione dei debiti

L’omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti da parte del Tribunale è un processo cruciale che conferisce validità legale all’accordo raggiunto tra il debitore e i creditori. Ecco come avviene questo processo:

Fasi dell’omologazione

1. Deposito della domanda

  • Il debitore presenta al Tribunale la domanda di omologazione dell’accordo, allegando la documentazione necessaria, che include il piano di ristrutturazione e l’attestazione di un professionista indipendente sulla fattibilità dell’accordo.

2. Pubblicazione e opposizione

  • Una volta depositata, la domanda viene iscritta nel Registro delle imprese. I creditori e altri soggetti interessati hanno 30 giorni per presentare opposizione all’accordo. Questa fase è fondamentale per garantire la trasparenza e il diritto di difesa dei creditori.

3. Udienza in camera di consiglio

  • Il Tribunale fissa un’udienza in camera di consiglio per esaminare le opposizioni e ascoltare le parti coinvolte, compreso il commissario giudiziale, se nominato. Durante questa udienza, il Tribunale valuta le argomentazioni presentate dai creditori e dal debitore.

4. Valutazione del Tribunale

  • La valutazione del Tribunale non si limita alla verifica della regolarità formale degli atti, ma si estende anche a profili di legalità sostanziale. Il Tribunale deve accertarsi che l’accordo garantisca il pagamento integrale dei creditori estranei entro un termine stabilito (generalmente 120 giorni) e che rispetti le percentuali di adesione richieste dalla legge.

5. Sentenza di omologazione

  • Se il Tribunale ritiene che l’accordo soddisfi i requisiti legali e che le opposizioni siano state adeguatamente considerate, emette una sentenza di omologazione. Questa sentenza deve essere iscritta nel Registro delle imprese e produce effetti dalla data di pubblicazione in cancelleria.

6. Efficacia dell’accordo

  • L’omologazione rende l’accordo vincolante per tutti i creditori, anche per quelli che non hanno aderito all’accordo. Tuttavia, i creditori possono ancora presentare reclamo contro la sentenza di omologazione entro 30 giorni dalla sua pubblicazione.

L’omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti è un processo articolato che coinvolge la presentazione della domanda, la possibilità di opposizione da parte dei creditori, un’udienza di valutazione e, infine, la sentenza del Tribunale che conferisce efficacia legale all’accordo. Questo processo è fondamentale per garantire che gli interessi di tutti i creditori siano tutelati e che l’accordo sia sostenibile e legittimo.

 

Per depositare una domanda di omologazione dell’accordo di ristrutturazione dei debiti, l’imprenditore deve presentare una serie di documenti specifici. Ecco un elenco dei principali documenti richiesti:

Documenti necessari per la domanda di omologazione

  • Richiesta di omologazione: Un documento formale che richiede l’omologazione dell’accordo di ristrutturazione.
  • Accordo di ristrutturazione: L’accordo stesso, redatto in forma scritta e sottoscritto dai creditori che rappresentano almeno il 60% del passivo.
  • Relazione sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria: Un documento aggiornato che descrive dettagliatamente la situazione economica e finanziaria dell’impresa.
  • Attestazione di un professionista: Una relazione redatta da un professionista indipendente che attesti la veridicità dei dati aziendali e la fattibilità dell’accordo, con particolare riferimento alla sua idoneità a garantire il pagamento dei creditori estranei.
  • Documentazione prevista per il concordato preventivo: Includere la documentazione richiesta dall’art. 161 della Legge Fallimentare, che può comprendere ulteriori dettagli sulla situazione debitoria e sui creditori.
  • Copia della documentazione: È necessario presentare sia l’originale che una copia della documentazione.
  • Eventuali documenti aggiuntivi: Potrebbero essere richiesti ulteriori documenti specifici a seconda della situazione dell’impresa e delle richieste del Tribunale.

La domanda di omologazione richiede una preparazione accurata e la presentazione di documenti che attestino la situazione economica dell’impresa e la validità dell’accordo di ristrutturazione. Questi documenti sono fondamentali per garantire che il Tribunale possa valutare adeguatamente la richiesta di omologazione e decidere in merito.

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