Il concordato preventivo è uno strumento legale che permette alle PMI in crisi di ristrutturare i debiti, evitare il fallimento e mantenere la proprietà dell’azienda. Secondo un’indagine di Confartigianato, il 23% delle aziende interessate al concordato ha espresso soddisfazione per l’esenzione fiscale e la riduzione dei debiti .
Ogni anno, migliaia di imprenditori italiani si trovano a gestire debiti insostenibili, con la minaccia costante del fallimento che mette a rischio l’azienda, il patrimonio personale e la reputazione professionale. La crisi finanziaria non è solo un ostacolo economico, ma un vortice emotivo che scoraggia la continuità dell’attività.
Con benefici come l’esenzione dagli accertamenti fiscali per due anni, la riduzione dei debiti insolubili e la protezione del patrimonio aziendale, il concordato offre una via d’uscita concreta. Ma come funziona realmente? Quali sono i vantaggi più rilevanti per le PMI italiane? Scopriamolo insieme.
1. Esenzione dagli accertamenti fiscali: un vantaggio unico per le PMI
L’approvazione del concordato biennale garantisce un’esenzione dagli accertamenti fiscali ordinari per due anni .
Questo significa che, una volta approvato il piano concordatario, l’azienda non sarà soggetta a verifiche fiscali per il periodo concordato. Un vantaggio che permette di concentrarsi sulla ripartenza senza la paura di nuove contestazioni.
Come funziona
- Il tribunale blocca gli accertamenti fiscali per due anni, purché l’azienda rispetti il piano di pagamento concordato.
- L’esenzione si applica a imposte dirette, IVA e contributi sociali, riducendo il rischio di contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate
Esempio pratico
Un’azienda manifatturiera ha evitato un accertamento di 50.000€ grazie al concordato, reinvestendo quelle risorse nella produzione.
Risultato
Meno stress fiscale, più tempo per concentrarsi sui clienti e sull’efficienza operativa.
2. Riduzione dei debiti insolubili: negoziare con i creditori
Il concordato permette di negoziare una percentuale dei debiti da pagare, evitando il pagamento totale
Secondo il Codice della Crisi d’Impresa, i debiti possono essere ridotti in base al piano concordatario approvato dal tribunale.
Criteri di riduzione
- Il tribunale valuta la capacità dell’azienda di ripagare i debiti.
- I creditori devono approvare il piano, che prevede un pagamento rateizzato.
Differenze con il fallimento
Nel fallimento, i beni aziendali vengono venduti per estinguere i debiti, mentre nel concordato si mantiene la continuità dell’attività.
Esempio
Un’azienda commerciale ha ridotto i debiti del 40% grazie al concordato, liberando risorse per innovare.
3. Agevolazioni contributive e fiscali: incentivi premiali per le PMI
Il concordato offre agevolazioni contributive e fiscali che riducono il carico economico. Ad esempio:
- Esenzione del visto di conformità per crediti fino a 70.000€ (IVA) o 50.000€ (imposte dirette).
- Accesso al regime ISA (Imprese a Scelta del Contenuto), con tassazione agevolata sui redditi superiori a quelli dichiarati
Un’azienda ha risparmiato 15.000€ in contributi grazie al visto di conformità esente.
Criticità
Le agevolazioni richiedono una gestione contabile precisa. Senza un consulente esperto, si rischia di perderle.
4. Protezione da fallimento e preservazione del patrimonio aziendale
Il concordato è l’unico strumento che permette di evitare la liquidazione forzata dei beni e di mantenere la proprietà dell’azienda. Una volta approvato, i creditori non possono richiedere pignoramenti né azioni legali estranee al piano concordatario
Continuità operativa
L’azienda mantiene la proprietà dei beni e può proseguire l’attività senza interruzioni, diversamente dal fallimento, che implica la liquidazione forzata degli asset.
Esempio pratico
Un’azienda di logistica ha mantenuto i propri mezzi e magazzini grazie al concordato, continuando a operare e generando reddito.
Risultato
Mantenere la proprietà dell’azienda non solo preserva il lavoro dei dipendenti, ma offre anche la possibilità di reinvestire in innovazione e crescita.
5. Procedura semplificata: come funziona il concordato preventivo
La procedura del concordato è più agile rispetto a quella fallimentare, riducendo tempi e complessità. Secondo il Codice della Crisi d’Impresa, l’approvazione del piano concordatario può avvenire in 6-12 mesi, con una media di 9 mesi per completare l’iter
Iter legale
- Richiesta al tribunale : Presentare un piano di ristrutturazione finanziaria dettagliato.
- Approvazione da parte dei creditori : Il piano deve essere accettato da almeno il 66% dei creditori per valore.
- Pubblicazione ufficiale : Il piano entra in vigore dopo l’approvazione.
Confronto con il fallimento
La procedura fallimentare richiede 18-24 mesi e comporta la liquidazione dei beni aziendali, mentre il concordato preserva l’attività produttiva.
Esempio
Un’azienda manifatturiera ha concluso il piano concordatario in 9 mesi, evitando la vendita di macchinari.
6. Sanatoria fiscale tripla: regolarizza i redditi non dichiarati
La sanatoria fiscale tripla permette di ridurre le sanzioni fino al 90% in base alla tempestività della dichiarazione
Criteri di applicazione
- Si applica a redditi non dichiarati relativi a periodi fiscali precedenti (es. 2018-2022).
- Richiede un piano concordatario approvato dal tribunale, che includa la regolarizzazione volontaria dei debiti fiscali.
Esempio pratico
Un’azienda ha regolarizzato redditi non dichiarati per 80.000€, riducendo le sanzioni da 20.000€ a 5.000€.
7. Differenze tra concordato liquidatorio e non liquidatorio
Il concordato si distingue in due tipologie: liquidatorio e non liquidatorio .
Concordato liquidatorio
- Descrizione : Vendita di beni aziendali per estinguere i debiti.
- Esempio : Un’azienda ha venduto un impianto per coprire debiti fiscali, ma ha perso la capacità produttiva.
Concordato non liquidatorio
- Descrizione : Pagamento rateizzato dei debiti, mantenendo i beni e l’attività.
- Esempio : Un’azienda commerciale ha mantenuto i magazzini e i mezzi logistici.
Necessità di un accordo con i creditori
Il piano deve prevedere un pagamento rateizzato e una gestione trasparente degli asset aziendali.
8. Criticità e limiti del concordato preventivo
Il concordato presenta alcune criticità:
- Difficoltà di approvazione da parte dei creditori : L’approvazione richiede il 66% dei creditori per valore.
- Procedura complessa e costosa : Costi legali e amministrativi non trascurabili.
- Limiti per debiti tributari superiori a 5.000€ : Devono essere estinti prima dell’approvazione.
Esempio
Un’azienda commerciale ha dovuto liquidare un debito fiscale di 6.000€ prima di poter procedere con il concordato.
9. Case study: aziende che hanno salvato la loro attività con il concordato
Esempio 1: Azienda logistica e protezione del patrimonio
Una società di logistica ha ottenuto:
- Esenzione dagli accertamenti fiscali per due anni.
- Riduzione del 40% dei debiti insolubili.
- Mantenimento del parco mezzi e impianti.
Esempio 2: Innovazione e accesso agli incentivi premiali
Un’azienda manifatturiera ha utilizzato il concordato per:
- Accesso al regime ISA.
- Sanatoria fiscale tripla per arretrati del 2018-2022.
- Approvazione del piano da parte del 70% dei creditori.
Perché il concordato preventivo è una scelta strategica per le PMI
Il concordato offre una combinazione di vantaggi concreti:
- Esenzione dagli accertamenti fiscali per due anni.
- Riduzione dei debiti insolubili.
- Protezione del patrimonio aziendale.
- Accesso a incentivi premiali come il regime ISA.
L’adesione al concordato preventivo biennale richiede un piano finanziario dettagliato e la presentazione entro il 31 ottobre 2025.
Vuoi scoprire se il concordato è la soluzione per la tua azienda? Contatta uno dei nostri consulenti esperti per valutare la fattibilità del piano e sfruttare al massimo i benefici disponibili.