Quale responsabilità fiscale c’è per i debiti del cedente?
Nella proceduta di cessione azienda è prevista la responsabilità per debiti fiscali solidale tra acquirente e cessionario. Quindi si può fare una vendita srl con debiti tributari? Si certamente che si può fare una vendita srl con debiti tributari.
Ma nella cessione azienda chi avrà la responsabilità per i debiti fiscali?
Salva la preventiva escussione del cedente, ovvero chi vende, per il pagamento delle imposte relative all’anno in cui è effettuata la cessione e ai due precedenti, la cessione d’azienda trasferisce un complesso di beni e di rapporti che comprendono anche i debiti e i crediti, questi ultimi sono esigibili ma non sono mai certi.
Di questo c’è nè parlerà in questa video-intervista anche il dott. Erminio Brambilla consulente di ISI s.r.l.
E importante anche sapere che esiste il modo per poter fare una cessione in sicurezza da debiti futuri (come previsto dalla legge) che non si conoscono , come i debiti tributari attraverso la richiesta di un: certificato di debenza dei carichi pendenti agenzia entrate cessione azienda.
Anche perchè i debiti Tributari o debiti fiscali sono tra quei debiti considerati i più “pericolosi”, sia per i particolari poteri di riscossione di cui il Fisco dispone, sia perché l’acquirente dell’azienda, nel momento in cui la compra, potrebbe non essere a conoscenza della loro esistenza e del loro ammontare, per questa e altre motivazioni andrebbe sempre fatta un attenta analisi dei debiti e crediti della azienda che si vuol acquisire.
Ci sono delle situazioni in cui questo può accadere perché il venditore non glieli ha comunicati, oppure perché il Fisco non ha ancora accertati i debiti tributari, sicché potrebbero esistere delle violazioni fiscali, alle quali il compratore dell’azienda è estraneo ed inconsapevole.
Bisogna sapere sia come individuare tali debiti prima di acquisire l’azienda, sia come proteggersi dalle richieste che il Fisco potrebbe formulare a chi, come l’acquirente, non era responsabile di tali debiti tributari al momento della loro formazione.
In caso di cessione di azienda o di ramo d’azienda, il Codice Civile prevede quindi una continuità tra cedente e cessionario nella responsabilità verso terzi e debiti fiscali:
infatti, al fine di tutelare i terzi, l’art. 2560 del c.c. prevede che l’acquirente sia responsabile solidalmente col cedente in relazione ai debiti contratti dal precedente proprietario del complesso aziendale, se questi risultano dai libri contabili obbligatori.
L’art. 2560 cc dice che in caso di trasferimento dell’azienda commerciale risponde dei debiti dell’azienda (pregressi al trasferimento) anche l’acquirente dell’azienda, se i debiti risultano dai libri contabili obbligatori [2214].
Tra i debiti aziendali di cui il cessionario è solidalmente responsabile rientrano i debiti tributari, per i quali il Legislatore ha previsto l’art. 14 del D. Lgs. n. 472/97. Il comma 1 dell’art. 14 prevede che
“il cessionario è responsabile in solido, fatto salvo il beneficio della preventiva escussione del cedente ed entro i limiti del valore dell’azienda o del ramo d’azienda, per il pagamento dell’imposta e delle sanzioni riferibili alle violazioni commesse nell’anno in cui è avvenuta la cessione e nei due precedenti, nonché per quelle già irrogate e contestate nel medesimo periodo anche se riferite a violazioni commesse in epoca anteriore”.
Tale norma rafforza la posizione dell’amministrazione finanziaria creditrice, garantendo che si possa rivalere su entrambi i soggetti coinvolti nell’operazione di cessione d’azienda in merito a:
- imposte e sanzioni inerenti a violazioni commesse nell’anno in cui è avvenuto il trasferimento e nei due anni precedenti, anche se non ancora contestate dall’amministrazione finanziaria;
- imposte e sanzioni già irrogate e contestate, anche se riferite e a violazioni commesse in periodi precedenti al secondo anno precedente a quello in cui è avvenuto il trasferimento d’azienda.
L’estensione della responsabilità al cessionario è mitigata da due limitazioni importanti:
- la sussidiarietà della responsabilità;
- la limitazione della responsabilità al valore dell’azienda oggetto di cessione.
Il cessionario può richiedere all’Amministrazione finanziaria un certificato, in bollo, sull’esistenza delle contestazioni incorso e di quelle già definite che presentano debiti tributari non soddisfate dal cedente alla data del trasferimento. Esso si chiama certificato di debenza.
Ma che cosa è il certificato di debenza?
Esso è un documento ufficiale, rilasciato, su richiesta dell’interessato, dagli Uffici finanziari competenti (innanzitutto l’Agenzia delle Entrate ma anche gli altri Enti impositori per i tributi di propria competenza), e che attesta l’eventuale esistenza di debiti ed il loro esatto ammontare, indicando anche la ragione e gli estremi della pretesa tributaria, cioè ad esempio il numero preciso della cartella esattoriale o dell’avviso di accertamento, il tipo di imposta -IVA, IRES, IRAP, ecc. – il periodo cui si riferisce, la data di iscrizione a ruolo e della notifica.
A cosa serve il certificato di debenza rilasciato dall’agenzia delle entrate?
Proprio per queste sue caratteristiche il certificato di debenza viene anche chiamato, nella pratica, “certificato dei carichi pendenti fiscali” e aiuta notevolmente a chiarire nella procedura di Cessione azienda responsabilità acquirente debiti fiscali.
Il certificato di debenza serve proprio per garantire il cessionario/acquirente da “sorprese” riguardanti debiti precedenti e ad egli sconosciuti, dei quali il Fisco potrebbe un domani richiedergli il pagamento, esiste l’utile strumento del certificato di debenza.
La responsabilità del cedente è così limitata solo ai debiti risultanti dal certificato di debenza e nel limite massimo del valore dell’azienda.
Ho una azienda srl con debiti, posso cederla senza avere il certificato di debenza?
Si si può fare una cessione azienda senza certificato di debenza, ma chi compera vorrà capire bene qual’è l’entità del debito che ha la società e con chi, se fornitori, banche o lo stato.
Devi sapere che esistono approcci diversi per risolvere questo problema. Uno è quello di rivolgersi alla agenzia delle entrate e richiedere il certificato di debenza per poter garantir così l’acquirente da debiti futuri nascosti.
In questo modo mantieni su un percorso di correttezza la trattativa di cessione di azienda ma se hai problemi per fare una cessione strutturata o hai debiti in società che non sai risolvere, puoi sempre affidarti a professionisti come il Temporary Manager di crisi, che sono disponibili a prendere in mano la tua situazione e ad acquisire la società o in altri casi ad affiancarti per sistemarla e farla ripartire e metterla in condizioni di pagare i debiti verso fornitori, banche o lo Stato.
La tua azienda è in crisi! Cedila ad ISI.
Ascolta l’intervista del dott.Brambilla
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