La tua azienda sta attraversando un momento di difficoltà finanziaria? Il tuo bilancio mostra segnali di squilibrio patrimoniale? Secondo i dati Unioncamere, nel 2024 le richieste di composizione negoziata della crisi sono aumentate dell'83%, superando per la prima volta il concordato preventivo. Questo dato rivela una verità fondamentale: sempre più imprenditori italiani stanno scoprendo uno strumento potente per salvare la propria impresa prima che sia troppo tardi.
La composizione negoziata della crisi d'impresa rappresenta oggi la principale via di risanamento aziendale in Italia, con oltre 3.600 istanze presentate e un tasso di successo che nel primo trimestre 2025 ha raggiunto il 22,5%. In questo articolo scoprirai esattamente come funziona questa procedura, quali sono i requisiti per accedervi, i costi reali, le tempistiche e soprattutto come massimizzare le probabilità di successo per la tua impresa.
Cos'è la Composizione Negoziata della Crisi d'Impresa
La composizione negoziata della crisi d'impresa è una procedura stragiudiziale e volontaria disciplinata dal Titolo II del D.Lgs. 14/2019, nota come Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza (CCII). Si tratta di un percorso riservato che consente all'imprenditore commerciale o agricolo di affrontare una situazione di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario con l'assistenza di un esperto indipendente.
A differenza delle tradizionali procedure concorsuali come il concordato preventivo o la liquidazione giudiziale, la composizione negoziata non comporta la perdita del controllo aziendale. L'imprenditore mantiene la piena gestione ordinaria e straordinaria dell'impresa durante tutto il percorso negoziale, supportato da un professionista qualificato che facilita il dialogo con i creditori.
Il Correttivo-ter (D.Lgs. 136/2024), entrato in vigore il 28 settembre 2024, ha ulteriormente ampliato le possibilità di accesso, chiarendo che questa procedura è disponibile sia per imprese in crisi o insolvenza, sia per quelle che si trovano in una fase di pre-crisi caratterizzata da semplici condizioni di squilibrio patrimoniale.

Requisiti di Accesso alla Composizione Negoziata
Per accedere alla composizione negoziata della crisi è necessario possedere determinati requisiti soggettivi e oggettivi stabiliti dalla normativa vigente.
Requisiti Soggettivi
Possono presentare istanza di composizione negoziata tutti gli imprenditori commerciali e agricoli iscritti al Registro delle Imprese, incluse le ditte individuali, le società di persone, le società di capitali e le società agricole. Non esistono limiti dimensionali: sia le grandi imprese sia le PMI possono accedere alla procedura.
Requisiti Oggettivi
L'impresa deve trovarsi in una delle seguenti condizioni:
- Squilibrio patrimoniale o economico-finanziario che renda probabile la crisi
- Stato di crisi conclamata
- Stato di insolvenza con ragionevoli prospettive di risanamento aziendale
È fondamentale sottolineare che la procedura è preclusa qualora l'imprenditore abbia già depositato domanda di accesso a uno strumento giudiziale di regolazione della crisi (come il concordato preventivo). Tuttavia, dopo le modifiche del Correttivo-ter, è possibile accedere alla composizione negoziata anche in pendenza di istanza di liquidazione giudiziale presentata da terzi creditori.
Documentazione Necessaria
Per presentare l'istanza tramite la Piattaforma telematica nazionale è necessario allegare:
- Bilanci approvati degli ultimi tre esercizi (o progetti di bilancio o situazione economico-patrimoniale aggiornata a non oltre 60 giorni)
- Elenco dei creditori con indicazione dei primi dieci per ammontare
- Dichiarazione ai sensi dell'art. 46 DPR 455/2000 attestante l'assenza di domande pendenti per altri strumenti di regolazione della crisi
- Certificato unico dei debiti tributari
- Certificato dei debiti contributivi e per premi assicurativi
- Piano finanziario per i successivi sei mesi e prospetto delle iniziative industriali previste
Come Funziona la Procedura: I Pilastri Fondamentali
Pilastro 1: Presentazione dell'Istanza sulla Piattaforma Telematica
Il primo passo consiste nell'accesso alla Piattaforma telematica nazionale disponibile su composizionenegoziata.camcom.it. L'imprenditore, dotato di SPID, CNS o CIE e firma digitale, può compilare l'istanza inserendo tutte le informazioni richieste e allegando la documentazione necessaria. Prima della presentazione è disponibile un test pratico di autovalutazione per verificare la ragionevole perseguibilità del risanamento.
Pilastro 2: Nomina dell'Esperto Indipendente
Entro cinque giorni lavorativi dalla ricezione dell'istanza completa, il Segretario Generale della Camera di Commercio (per imprese sottosoglia) o la Commissione regionale nominano un esperto indipendente scelto dall'elenco regionale. L'esperto deve possedere requisiti specifici: iscrizione da almeno cinque anni all'albo dei dottori commercialisti, degli avvocati o dei consulenti del lavoro, documentata esperienza nella ristrutturazione aziendale e formazione specifica di 55 ore.
Pilastro 3: Svolgimento delle Trattative
L'esperto convoca l'imprenditore entro due giorni dalla comunicazione di accettazione dell'incarico. Durante le trattative l'esperto opera in modo indipendente, riservato e imparziale, facilitando il dialogo con creditori, banche e altri stakeholder. L'imprenditore deve partecipare personalmente e informare costantemente l'esperto sullo stato delle negoziazioni.
Pilastro 4: Misure Protettive del Patrimonio
Un elemento distintivo della composizione negoziata è la possibilità di richiedere al Tribunale misure protettive che impediscono ai creditori di avviare o proseguire azioni esecutive e cautelari sul patrimonio aziendale. Il 77% delle imprese richiede queste misure. In presenza di misure protettive, i creditori non possono unilateralmente rifiutare l'adempimento dei contratti pendenti, revocare linee di credito o modificare condizioni contrattuali.
Pilastro 5: Conclusione e Possibili Esiti
La procedura si conclude con il deposito della relazione finale dell'esperto. Gli esiti favorevoli includono:
- Accordo sottoscritto da imprenditore, creditori ed esperto (44% dei casi positivi)
- Contratto con uno o più creditori finalizzato alla continuità aziendale per almeno due anni (27%)
- Accesso ad accordi di ristrutturazione dei debiti, concordato preventivo o piano attestato di risanamento
| Pilastro | Obiettivo | Azioni chiave | Tempistica |
|---|---|---|---|
| 1. Presentazione Istanza | Avvio procedura | Compilazione piattaforma, allegati | 1-3 giorni |
| 2. Nomina Esperto | Supporto professionale | Selezione e accettazione incarico | 5 giorni lavorativi |
| 3. Trattative | Negoziazione creditori | Incontri, proposte, mediazione | 180 giorni (prorogabili) |
| 4. Misure Protettive | Tutela patrimonio | Richiesta Tribunale, conferma | Durante trattative |
| 5. Conclusione | Accordo o esito | Relazione finale, archiviazione | Entro 360 giorni max |
Aspetti Legali e Normativi della Composizione Negoziata
Quadro Normativo di Riferimento
La composizione negoziata della crisi d'impresa è disciplinata dagli articoli 12-25 undecies del D.Lgs. 14/2019 (Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza). Le recenti modifiche introdotte dal D.Lgs. 136/2024 (Correttivo-ter) hanno apportato significativi miglioramenti alla disciplina, risolvendo numerose criticità interpretative.
Responsabilità dell'Imprenditore
Durante la composizione negoziata l'imprenditore deve gestire l'impresa in modo da evitare pregiudizio alla sostenibilità economico-finanziaria dell'attività. In caso di insolvenza con concrete prospettive di risanamento, la gestione deve avvenire nel prevalente interesse dei creditori. La violazione di questi obblighi può comportare responsabilità civili e, nei casi più gravi, conseguenze penali.
Disciplina Bancaria e Rapporti con gli Istituti di Credito
Il Correttivo-ter ha chiarito importanti aspetti relativi ai rapporti con le banche. L'accesso alla composizione negoziata di per sé non determina una diversa classificazione del credito ai fini della normativa prudenziale bancaria. Le banche possono sospendere o revocare linee di credito solo in presenza di specifiche ragioni legate alla normativa prudenziale, con obbligo di comunicazione e motivazione. La prosecuzione dei rapporti bancari non comporta responsabilità per l'istituto di credito.
Misure Premiali Fiscali
L'imprenditore che accede alla composizione negoziata può beneficiare di misure premiali quali:
- Riduzione degli interessi sui debiti tributari alla misura legale
- Riduzione alla misura minima delle sanzioni tributarie
- Possibilità di rateizzare le somme dovute a titolo di imposta
| Normativa | Ambito | Rischio non conformità | Azione preventiva |
|---|---|---|---|
| D.Lgs. 14/2019 (CCII) | Procedura generale | Inammissibilità istanza | Verifica requisiti completi |
| D.Lgs. 136/2024 | Modifiche correttive | Applicazione norme superate | Aggiornamento normativo |
| Art. 16 CCII | Doveri imprenditore | Responsabilità civile/penale | Gestione corretta impresa |
| Normativa bancaria | Rapporti credito | Revoca linee credito | Comunicazione proattiva |
Costi della Composizione Negoziata: Quanto Costa Realmente
Diritti di Segreteria
Per l'avvio della procedura è necessario versare un diritto di segreteria pari a 252 euro, oltre all'imposta di bollo telematica di 16 euro, per un totale di 268 euro. Il pagamento avviene tramite PagoPA durante la fase di compilazione dell'istanza sulla Piattaforma telematica.
Compenso dell'Esperto
Il compenso dell'esperto rappresenta la voce di costo principale ed è determinato dall'art. 25-ter del Codice della Crisi secondo i seguenti scaglioni sull'attivo patrimoniale:
- Dal 4% al 6% sulla prima fascia fino a 1 milione di euro
- Dal 2% al 4% sulla fascia tra 1 e 5 milioni
- Dall'1% al 2% sulla fascia tra 5 e 50 milioni
Il compenso può variare in funzione del numero di creditori coinvolti e dei risultati ottenuti. Se i creditori sono superiori a 50, il compenso aumenta del 35%, mentre si riduce del 40% se sono inferiori a 5. In caso di conclusione positiva con accordo, il compenso può aumentare fino al 100%.
I limiti previsti dalla legge sono:
- Compenso minimo: 4.000 euro
- Compenso massimo: 400.000 euro
- Compenso fisso di 500 euro in caso di archiviazione immediata
Esempio Pratico di Calcolo
Per un'impresa con attivo patrimoniale di 5 milioni di euro e 30 creditori, il compenso base dell'esperto si calcola come segue:
- 5% di 1 milione = 50.000 euro
- 3% di 4 milioni = 120.000 euro
- Compenso base: 170.000 euro
- Con l'aumento del 25% per creditori tra 21 e 50: compenso totale 212.500 euro
Chi Ha Bisogno della Composizione Negoziata: Profili Target
Imprenditori in Pre-Crisi
L'imprenditore che rileva i primi segnali di squilibrio patrimoniale o tensione finanziaria rappresenta il candidato ideale. L'intervento tempestivo aumenta significativamente le probabilità di successo: i dati Unioncamere mostrano che le imprese strutturate che agiscono precocemente registrano tassi di successo superiori al 23%.
PMI con Debiti Verso Fornitori e Banche
Le piccole e medie imprese con un'esposizione debitoria significativa ma con un core business ancora valido possono trovare nella composizione negoziata lo strumento per ristrutturare i debiti mantenendo la continuità operativa. Il 73,5% delle imprese che accedono alla procedura ha tra 2 e 50 dipendenti.
Imprese in Settori Strategici
Le aziende manifatturiere (25,9% delle istanze), del commercio (23,3%) e delle costruzioni (12,2%) sono quelle che maggiormente utilizzano questo strumento. Il numero medio di addetti delle imprese in composizione negoziata è 56, con un valore medio della produzione di circa 13 milioni di euro.
| Profilo | Problema principale | Motivazione | Obiezione comune |
|---|---|---|---|
| Imprenditore pre-crisi | Squilibrio patrimoniale iniziale | Prevenire deterioramento | “Non è ancora grave” |
| PMI indebitata | Debiti fornitori/banche | Ristrutturare debito | “Costi troppo alti” |
| Azienda manifatturiera | Crisi di liquidità | Salvare produzione | “Perderò il controllo” |
| Impresa commerciale | Calo fatturato | Riorganizzare rete | “Non ho tempo” |
Case Study: Esempi Reali di Successo nella Composizione Negoziata
Caso 1: Azienda Manifatturiera del Nord Italia
Un'impresa manifatturiera lombarda con 85 dipendenti e un fatturato di 12 milioni di euro si è trovata in difficoltà a causa della crisi energetica del 2022-2023. L'esposizione debitoria verso banche e fornitori aveva raggiunto i 4 milioni di euro.
Attraverso la composizione negoziata, l'esperto ha facilitato la rinegoziazione dei debiti bancari con allungamento delle scadenze e riduzione dei tassi, mentre con i fornitori strategici è stato concordato un piano di rientro dilazionato. L'accordo finale, sottoscritto dopo 280 giorni, ha salvaguardato tutti i posti di lavoro e consentito il ritorno all'equilibrio economico-finanziario entro 24 mesi.
Caso 2: Catena Commerciale del Centro Italia
Una catena di negozi con 6 punti vendita e 45 dipendenti, operante nel settore dell'abbigliamento, ha registrato un crollo del fatturato del 40% nel periodo post-pandemia. I debiti accumulati superavano i 2 milioni di euro tra locazioni, fornitori e istituti di credito.
La composizione negoziata ha permesso di ottenere misure protettive immediate, bloccando le azioni esecutive dei creditori. Durante le trattative è stata effettuata una razionalizzazione della rete vendita con chiusura di 2 punti vendita non redditizi. L'accordo raggiunto ha previsto lo stralcio del 30% dei debiti chirografari e un piano di pagamento quinquennale per la parte residua.
Caso 3: Impresa Edile del Sud Italia
Un'impresa di costruzioni pugliese con 30 dipendenti, specializzata in lavori pubblici, si è trovata in grave difficoltà per ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione. L'esposizione debitoria verso banche e subappaltatori superava i 3 milioni di euro.
L'esperto nominato ha coordinato le trattative con gli istituti di credito, ottenendo la sospensione delle rate dei mutui per 18 mesi e la conversione del debito a breve termine in finanziamento a medio termine. Con i subappaltatori è stato concordato un piano di rientro collegato all'incasso dei crediti verso la PA. La procedura si è conclusa in 310 giorni con il salvataggio dell'attività e di tutti i posti di lavoro.
Strategie Pratiche e Strumenti per il Successo
Strategia 1: Preparazione Documentale Accurata
Prima di presentare l'istanza, assicurati di avere una documentazione contabile completa e aggiornata. Il test pratico disponibile sulla Piattaforma telematica, utilizzato dal 37% delle imprese, permette di verificare preventivamente la perseguibilità del risanamento.
Strategia 2: Tempestività dell'Intervento
I dati Unioncamere dimostrano che l'intervento precoce è determinante. Le imprese che accedono alla composizione negoziata nelle prime fasi di difficoltà hanno tassi di successo significativamente superiori rispetto a quelle che attendono il deterioramento della situazione.
Strategia 3: Piano di Risanamento Credibile
Sviluppa un piano di risanamento realistico prima di avviare le trattative. Il piano deve prevedere azioni concrete di ristrutturazione operativa, obiettivi misurabili e timeline credibili. La check-list disponibile sulla Piattaforma fornisce indicazioni operative per la redazione di un piano affidabile.
Strategia 4: Gestione Proattiva dei Rapporti Bancari
Il rapporto con le banche è cruciale. Comunica proattivamente la situazione agli istituti di credito e presenta un progetto di risanamento strutturato. Le recenti modifiche normative tutelano l'imprenditore da interruzioni unilaterali delle linee di credito.
Strategia 5: Coinvolgimento di Consulenti Esperti
Affidati a professionisti con esperienza nella ristrutturazione aziendale. Il team consulenziale dovrebbe includere un commercialista esperto in crisi d'impresa, un avvocato specializzato e, se necessario, un advisor finanziario per le trattative con le banche.
| Strategia | Strumento | Beneficio |
|---|---|---|
| Preparazione documentale | Test pratico Piattaforma | Verifica preventiva fattibilità |
| Intervento tempestivo | Monitoraggio indicatori crisi | Maggior tasso di successo |
| Piano di risanamento | Check-list Piattaforma | Credibilità verso creditori |
| Rapporti bancari | Comunicazione proattiva | Tutela linee di credito |
| Team consulenziale | Professionisti specializzati | Competenze multidisciplinari |
FAQ – Domande Frequenti sulla Composizione Negoziata
Quanto dura la composizione negoziata della crisi?
La durata standard prevista dalla legge è di 180 giorni dall'accettazione della nomina da parte dell'esperto, prorogabili per ulteriori 180 giorni in casi specifici. I dati Unioncamere indicano una durata media di 224 giorni, che sale a 325 giorni per le procedure concluse con successo.
Qual è la differenza tra composizione negoziata e concordato preventivo?
La composizione negoziata è una procedura stragiudiziale e volontaria che non comporta spossessamento dell'imprenditore, mentre il concordato preventivo è una procedura giudiziale concorsuale con nomina di un commissario giudiziale. La composizione negoziata offre maggiore flessibilità, riservatezza e costi inferiori.
Posso accedere alla composizione negoziata se la mia azienda è già insolvente?
Sì, dopo le modifiche del Correttivo-ter è possibile accedere alla composizione negoziata anche in stato di insolvenza, purché esistano ragionevoli prospettive di risanamento dell'impresa.
Le misure protettive bloccano tutti i creditori?
Le misure protettive, una volta confermate dal Tribunale, impediscono ai creditori di avviare o proseguire azioni esecutive e cautelari. Tuttavia, l'imprenditore può richiedere misure protettive selettive, escludendo determinati creditori.
Cosa succede se la composizione negoziata fallisce?
In caso di esito negativo, l'impresa può accedere ad altre procedure come il concordato preventivo, il concordato semplificato o, nei casi più gravi, essere sottoposta a liquidazione giudiziale. I dati mostrano che il 21% delle imprese con esito negativo accede successivamente alla liquidazione giudiziale.
È possibile ottenere nuova finanza durante la composizione negoziata?
Sì, il 22% delle imprese in composizione negoziata manifesta l'esigenza di nuove risorse finanziarie. I finanziamenti concessi durante la procedura possono beneficiare del regime di prededuzione nel passivo di un'eventuale successiva procedura concorsuale.
I dipendenti sono tutelati durante la composizione negoziata?
Sì, la composizione negoziata mira a garantire la continuità aziendale e quindi la salvaguardia dei posti di lavoro. I dati Unioncamere indicano che le procedure concluse positivamente hanno coinvolto oltre 23.000 dipendenti complessivi.
Come viene scelto l'esperto per la mia azienda?
L'esperto viene nominato dalla Commissione regionale o dal Segretario Generale della Camera di Commercio, che valutano il profilo professionale più idoneo rispetto alle specificità dell'impresa. L'imprenditore non sceglie direttamente l'esperto, ma può segnalare particolari esigenze.
Prossimi Step per la Composizione Negoziata
La composizione negoziata della crisi d'impresa si conferma come lo strumento più efficace e moderno per affrontare situazioni di difficoltà aziendale mantenendo il controllo dell'impresa. Con un tasso di successo del 22,5% nel primo trimestre 2025 e oltre 3.600 istanze presentate, questo istituto rappresenta oggi la prima scelta degli imprenditori italiani per il risanamento aziendale.
I tre elementi chiave per il successo sono: tempestività nell'intervento, preparazione documentale accurata e piano di risanamento credibile. Le imprese che agiscono ai primi segnali di difficoltà e si avvalgono di consulenti esperti massimizzano le probabilità di raggiungere un accordo soddisfacente con i creditori.
Non aspettare che la situazione peggiori ulteriormente.
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