La cessione di un ramo d'azienda rappresenta un'operazione straordinaria di notevole complessità che richiede una gestione contabile precisa e una profonda conoscenza degli aspetti fiscali e civilistici. Il 78% delle operazioni di cessione che presentano criticità derivano da errori nelle scritture contabili o da una sottovalutazione degli impatti fiscali. Questa guida completa analizza ogni aspetto delle registrazioni contabili nella cessione ramo d'azienda, fornendo esempi pratici, schemi numerici e strategie per gestire correttamente plusvalenze, minusvalenze e adempimenti tributari nel 2026.
Se stai valutando la vendita di un ramo aziendale o sei un professionista che deve assistere un cliente in questa operazione, qui troverai tutto ciò che serve: dalla definizione normativa alle scritture contabili del cedente e del cessionario, dalla tassazione della plusvalenza alle novità sull'imposta di registro, fino agli esempi pratici con numeri reali.

Cos'è la Cessione di Ramo d'Azienda: Definizione e Inquadramento Normativo
La cessione di ramo d'azienda è un'operazione mediante la quale un soggetto economico (cedente) trasferisce a un altro soggetto (cessionario) un complesso organizzato di beni materiali e immateriali, comprensivo dell'avviamento, destinato all'esercizio di un'attività imprenditoriale autonoma. A differenza della vendita di singoli cespiti, questa operazione trasferisce un'entità economica funzionalmente autonoma, capace di generare reddito in modo indipendente.
L'articolo 2555 del Codice Civile definisce l'azienda come “il complesso di beni organizzati dall'imprenditore per l'esercizio dell'impresa”, mentre il ramo d'azienda rappresenta un'articolazione funzionalmente autonoma di tale complesso. Perché si configuri un ramo cedibile, è necessario che il complesso di beni trasferiti sia idoneo, di per sé, all'esercizio di un'attività d'impresa.
Dal punto di vista fiscale, l'art. 86 del TUIR disciplina la tassazione delle plusvalenze derivanti dalla cessione, stabilendo che concorrono alla formazione del reddito anche le plusvalenze delle aziende, compreso il valore di avviamento, realizzate unitariamente mediante cessione a titolo oneroso. La forma dell'atto è regolata dall'art. 2556 c.c., che richiede la forma scritta ad probationem e, per le imprese soggette a registrazione, l'atto pubblico o la scrittura privata autenticata per l'iscrizione nel Registro delle Imprese.
I Pilastri delle Scritture Contabili nella Cessione Ramo d'Azienda
Scritture di Assestamento Preliminari alla Cessione
Prima di procedere alla cessione, il cedente deve effettuare le scritture di assestamento nel rispetto del principio di competenza economica. Queste rilevazioni comprendono:
- Calcolo degli ammortamenti pro-quota fino alla data di cessione
- Accantonamento al TFR maturato dai dipendenti trasferiti
- Determinazione di ratei e risconti
- Valorizzazione delle rimanenze di magazzino
- Verifica e aggiornamento dei fondi rischi e oneri
L'obiettivo è determinare la situazione patrimoniale del ramo alla data della cessione, ripartendo tra alienante e acquirente gli oneri e proventi comuni necessari alla corretta quantificazione dei rispettivi redditi.
Determinazione del Patrimonio Netto Contabile
Il patrimonio netto contabile rappresenta la differenza tra le attività e le passività del ramo ceduto, valorizzate secondo i criteri ordinari di bilancio. Il prezzo di cessione, invece, scaturisce dalla trattativa tra le parti e può discostarsi significativamente dal valore economico dell'azienda.
La differenza tra questi due valori genera:
- Plusvalenza da cessione: quando il prezzo di cessione supera il patrimonio netto contabile trasferito
- Minusvalenza da cessione: quando il prezzo di cessione è inferiore al patrimonio netto contabile
È fondamentale comprendere che la plusvalenza ha carattere unitario: anche qualora il prezzo fosse formalmente frazionato nei valori attribuiti ai singoli elementi patrimoniali, l'eventuale maggior valore attribuito (ad esempio alle rimanenze) non rappresenta un ricavo autonomo ma concorre alla plusvalenza complessiva.
Storno delle Attività e Passività Cedute dal Cedente
Il cedente procede allo storno di tutti i conti accesi agli elementi patrimoniali trasferiti, iscrivendo contestualmente il credito verso il cessionario pari al corrispettivo pattuito. La scrittura contabile tipica prevede:
- Storno delle attività (terreni, fabbricati, impianti, crediti, rimanenze)
- Storno delle passività (debiti verso fornitori, TFR, fondi rischi)
- Rilevazione del credito verso cessionario
- Iscrizione della plusvalenza o minusvalenza a saldo
Iscrizione in Contabilità del Cessionario a Valori Correnti
Il cessionario rileva l'acquisto iscrivendo nelle proprie scritture le attività e le passività al valore corrente risultante dall'atto di cessione e dalla perizia. L'acquisizione avviene “a saldi chiusi”: i fondi ammortamento e le altre poste rettificative rimangono di pertinenza esclusiva del cedente.
Se il prezzo pagato eccede il patrimonio netto rettificato (patrimonio netto a valori correnti), la differenza rappresenta l'avviamento, che deve essere iscritto tra le immobilizzazioni immateriali secondo i criteri dell'OIC 24.
| Aspetto Contabile | Cedente | Cessionario |
|---|---|---|
| Valori di iscrizione | Valori contabili | Valori correnti/di perizia |
| Fondi ammortamento | Stornati | Non rilevati (saldi chiusi) |
| Avviamento | Non rilevato | Iscritto se pagato |
| Risultato economico | Plusvalenza/minusvalenza | Nessun effetto diretto |
| Base fiscale | Costo storico residuo | Prezzo di acquisto |
Aspetti Fiscali della Cessione Ramo d'Azienda: Imposte Dirette e Indirette
La disciplina fiscale della cessione d'azienda è contenuta nell'articolo 86 del TUIR, che prevede la tassazione delle plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso. La plusvalenza è calcolata come differenza tra il corrispettivo conseguito, al netto degli oneri accessori di diretta imputazione, e il costo non ammortizzato dei beni ceduti.
Regimi di Tassazione della Plusvalenza
Esistono tre modalità di tassazione della plusvalenza, la cui scelta dipende dalla natura del cedente e dal periodo di possesso dell'azienda:
1. Regime ordinario: la plusvalenza concorre integralmente alla formazione del reddito nell'esercizio di realizzo. È l'unica opzione per aziende possedute da meno di tre anni.
2. Regime di rateizzazione (art. 86, comma 4 TUIR): applicabile se l'azienda è posseduta da almeno tre anni, consente di frazionare la plusvalenza in quote costanti nell'esercizio di realizzo e nei successivi, fino a un massimo di cinque anni. Dal 2025, per i soggetti IRES il periodo massimo è ridotto a tre anni.
3. Tassazione separata (art. 17 TUIR): riservata agli imprenditori individuali che cedono aziende possedute da almeno cinque anni, applica l'aliquota corrispondente alla metà del reddito complessivo netto del biennio anteriore.
Esclusione IVA e Imposta di Registro
Le cessioni di azienda o ramo d'azienda sono operazioni escluse dal campo di applicazione dell'IVA ai sensi dell'art. 2, comma 3, lett. b) del DPR 633/72. L'operazione è invece soggetta a imposta di registro proporzionale.
Dal 1° gennaio 2025, il D.Lgs. 139/2024 ha riformulato l'art. 23 del TUR con importanti novità:
- Se nell'atto viene indicata la ripartizione del corrispettivo imputabile ai singoli beni aziendali, a ciascuno si applica la propria aliquota
- In assenza di ripartizione, si applica l'aliquota più elevata sull'intero corrispettivo
- L'imposta viene autoliquidata dal contribuente
| Tipologia Bene | Aliquota Registro 2025 | Note |
|---|---|---|
| Beni mobili e avviamento | 3% | Aliquota ordinaria |
| Fabbricati e pertinenze | 9% | Base aliquota immobili |
| Terreni agricoli | 15% | Aliquota specifica |
| Crediti aziendali | 0,5% | Novità 2025 |
| Passività accollate | Dedotte dalla base | Se risultano dall'atto |
Responsabilità Solidale per Debiti Tributari
L'art. 14 del D.Lgs. 472/1997 prevede che il cessionario sia responsabile in solido con il cedente per i debiti tributari riferibili alle violazioni commesse nell'anno della cessione e nei due precedenti, entro i limiti del valore dell'azienda ceduta. Il rilascio del certificato dei carichi pendenti da parte dell'Agenzia delle Entrate libera il cessionario da tale responsabilità.
Soggetti Coinvolti e Responsabilità nella Cessione
La cessione di ramo d'azienda coinvolge diversi soggetti con ruoli e responsabilità differenti. Comprendere le esigenze di ciascuno è fondamentale per strutturare correttamente l'operazione.
Il Cedente: Motivazioni e Obblighi
L'imprenditore cedente può essere motivato da diverse esigenze: necessità di focalizzarsi sul core business, situazioni di crisi finanziaria che richiedono dismissioni, passaggio generazionale, o semplicemente la volontà di monetizzare un investimento. I suoi obblighi principali includono:
- Fornire informazioni complete e veritiere sulla situazione aziendale
- Garantire l'assenza di vizi occulti
- Rispettare il divieto di concorrenza (art. 2557 c.c.)
- Comunicare la cessione ai creditori per i debiti trasferiti
Il Cessionario: Tutele e Verifiche
Il cessionario deve tutelare i propri interessi attraverso un'accurata due diligence contabile, fiscale e legale. Le principali aree di verifica includono:
- Consistenza e veridicità delle poste patrimoniali
- Situazione dei debiti tributari e contributivi
- Contenziosi in corso e potenziali passività
- Contratti in essere e loro trasferibilità
- Rapporti di lavoro e relativi obblighi
Trasferimento dei Rapporti Giuridici
La cessione comporta il trasferimento automatico di diversi rapporti:
Contratti aziendali (art. 2558 c.c.): il cessionario subentra automaticamente nei contratti stipulati per l'esercizio dell'azienda che non abbiano carattere personale, salvo diversa pattuizione.
Crediti (art. 2559 c.c.): la cessione dei crediti relativi all'azienda ceduta ha effetto nei confronti dei terzi dalla data dell'iscrizione del trasferimento nel Registro delle Imprese.
Debiti (art. 2560 c.c.): l'acquirente risponde solidalmente dei debiti anteriori alla cessione solo se risultano dalle scritture contabili obbligatorie.
Rapporti di lavoro (art. 2112 c.c.): i rapporti di lavoro proseguono automaticamente con il cessionario, con conservazione di tutti i diritti dei lavoratori.
| Rapporto | Norma di Riferimento | Effetto del Trasferimento | Eccezioni |
|---|---|---|---|
| Contratti aziendali | Art. 2558 c.c. | Subentro automatico | Contratti personali, giusta causa recesso |
| Crediti | Art. 2559 c.c. | Trasferimento con iscrizione R.I. | Pagamento in buona fede al cedente |
| Debiti contabilizzati | Art. 2560 c.c. | Responsabilità solidale | Debiti non in contabilità |
| Rapporti di lavoro | Art. 2112 c.c. | Continuazione automatica | Procedure concorsuali |
Esempio Pratico Completo: Scritture Contabili Cedente e Cessionario
Vediamo ora un esempio numerico completo di cessione di ramo d'azienda con tutte le scritture contabili necessarie.
Situazione di Partenza
La società Alfa S.r.l. cede alla società Beta S.p.A. un ramo d'azienda con la seguente situazione patrimoniale contabile alla data di cessione (31 ottobre 2025):
ATTIVO:
- Attrezzature industriali: € 80.000 (valore netto contabile)
- Automezzi: € 110.000 (valore netto contabile)
- Rimanenze di magazzino: € 50.000
- Crediti verso clienti: € 60.000
PASSIVO:
- Debiti verso fornitori: € 70.000
Patrimonio Netto Contabile: € 230.000 (300.000 – 70.000)
Perizia e Prezzo di Cessione
La perizia di stima ha determinato i seguenti valori correnti:
- Attrezzature industriali: € 90.000
- Automezzi: € 85.000
- Rimanenze di magazzino: € 50.000
- Crediti verso clienti: € 30.000 (svalutati per rischio inesigibilità)
- Avviamento: € 65.000
- Debiti verso fornitori: € 70.000
Prezzo di cessione concordato: € 250.000
Calcolo della plusvalenza:
- Prezzo di cessione: € 250.000
- Patrimonio netto contabile ceduto: € 230.000
- Plusvalenza da cessione: € 20.000
Scritture Contabili del Cedente (Alfa S.r.l.)
Scrittura di storno attività e passività e rilevazione plusvalenza:
| Conto | Dare | Avere |
|---|---|---|
| Debiti v/fornitori | € 70.000 | |
| Crediti v/cessionario Beta S.p.A. | € 250.000 | |
| Attrezzature industriali | € 80.000 | |
| Automezzi | € 110.000 | |
| Rimanenze di magazzino | € 50.000 | |
| Crediti v/clienti | € 60.000 | |
| Plusvalenza da cessione ramo | € 20.000 | |
| TOTALE | € 320.000 | € 320.000 |
Scrittura di incasso del corrispettivo:
| Conto | Dare | Avere |
|---|---|---|
| Banca c/c | € 250.000 | |
| Crediti v/cessionario Beta S.p.A. | € 250.000 |
Scritture Contabili del Cessionario (Beta S.p.A.)
Scrittura di rilevazione acquisto ramo d'azienda:
| Conto | Dare | Avere |
|---|---|---|
| Attrezzature industriali | € 90.000 | |
| Automezzi | € 85.000 | |
| Rimanenze di magazzino | € 50.000 | |
| Crediti v/clienti | € 30.000 | |
| Avviamento | € 65.000 | |
| Debiti v/fornitori | € 70.000 | |
| Debiti v/cedente Alfa S.r.l. | € 250.000 | |
| TOTALE | € 320.000 | € 320.000 |
Scrittura di pagamento al cedente:
| Conto | Dare | Avere |
|---|---|---|
| Debiti v/cedente Alfa S.r.l. | € 250.000 | |
| Banca c/c | € 250.000 |
Trattamento dell'Avviamento nel Cessionario
L'avviamento iscritto dal cessionario (€ 65.000) deve essere ammortizzato secondo le seguenti regole:
Ammortamento civilistico (OIC 24): L'avviamento deve essere ammortizzato secondo la sua vita utile stimata. In casi eccezionali in cui non sia possibile stimarne la durata, l'ammortamento avviene in un periodo massimo di 10 anni.
Ipotizzando una vita utile di 10 anni:
- Quota annua ammortamento civilistico: € 65.000 / 10 = € 6.500
Ammortamento fiscale (art. 103, comma 3 TUIR): Le quote di ammortamento dell'avviamento sono deducibili in misura non superiore a un diciottesimo del valore:
- Quota annua ammortamento fiscale: € 65.000 / 18 = € 3.611
Disallineamento: La differenza tra ammortamento civilistico (€ 6.500) e fiscale (€ 3.611) genera imposte anticipate pari a € 2.889 × aliquota IRES (24%) = € 693 annue.
Strategie Operative e Best Practice per la Cessione
La corretta gestione della cessione di ramo d'azienda richiede un approccio strutturato che comprenda diverse fasi operative.
Due Diligence Preliminare
La due diligence è il processo di verifica e analisi che precede l'operazione. Comprende:
- Due diligence contabile: verifica della correttezza delle poste di bilancio, analisi dei principi contabili applicati, riconciliazione dei saldi
- Due diligence fiscale: analisi delle dichiarazioni presentate, verifica di eventuali contenziosi, richiesta certificato carichi pendenti
- Due diligence legale: esame dei contratti in essere, verifica di contenziosi, analisi della situazione societaria
- Due diligence giuslavoristica: verifica dei rapporti di lavoro, analisi del CCNL applicato, situazione contributiva
Documentazione Necessaria
Per una cessione efficace è necessario predisporre:
- Letter of intent: documento preliminare che fissa i termini principali della trattativa
- Perizia di stima: valutazione del ramo d'azienda da parte di un esperto indipendente
- Atto di cessione: contratto definitivo in forma di atto pubblico o scrittura privata autenticata
- Inventario analitico: elenco dettagliato di tutti i beni trasferiti
- Situazione patrimoniale: prospetto contabile alla data di cessione
Checklist Adempimenti Post-Cessione
| Adempimento | Soggetto | Termine | Modalità |
|---|---|---|---|
| Iscrizione nel Registro Imprese | Notaio | 30 giorni | Comunicazione Unica |
| Registrazione atto | Notaio/Parti | 30 giorni | Agenzia Entrate |
| Comunicazione ai creditori | Cedente | Immediato | Raccomandata A/R |
| Comunicazione ai lavoratori | Entrambi | 25 giorni prima | Per iscritto |
| Variazione IVA | Cessionario | 30 giorni | Modello AA7/AA9 |
| Voltura utenze | Cessionario | Immediato | Richiesta ai fornitori |
FAQ – Domande Frequenti sulla Cessione Ramo d'Azienda e Scritture Contabili
Come si calcola la plusvalenza nella cessione di ramo d'azienda?
La plusvalenza è data dalla differenza tra il prezzo di cessione concordato e il valore contabile del patrimonio netto ceduto (attività meno passività a valori contabili). Se il prezzo è superiore al patrimonio netto contabile, emerge una plusvalenza; se inferiore, una minusvalenza.
Qual è la differenza tra plusvalenza contabile e avviamento?
La plusvalenza è calcolata dal cedente come differenza tra prezzo di cessione e patrimonio netto contabile. L'avviamento è calcolato dal cessionario come differenza tra prezzo di cessione e patrimonio netto rettificato a valori correnti. La plusvalenza può comprendere sia maggiori valori latenti sia l'avviamento.
Come si ammortizza l'avviamento acquisito nella cessione?
Civilisticamente si ammortizza secondo la vita utile (massimo 10 anni per l'OIC 24). Fiscalmente, la deduzione è limitata a un diciottesimo annuo (art. 103 TUIR), generando imposte anticipate da gestire in contabilità.
La cessione di ramo d'azienda è soggetta a IVA?
No, la cessione di azienda o ramo d'azienda è operazione fuori campo IVA ai sensi dell'art. 2, comma 3, lett. b) del DPR 633/72. È invece soggetta a imposta di registro proporzionale con aliquote differenziate per tipologia di beni.
Come si trasferiscono i debiti nella cessione d'azienda?
L'acquirente risponde solidalmente dei debiti anteriori alla cessione solo se risultano dalle scritture contabili obbligatorie (art. 2560 c.c.). I debiti non registrati restano esclusivamente in capo al cedente.
I rapporti di lavoro si trasferiscono automaticamente?
Sì, l'art. 2112 c.c. prevede il trasferimento automatico dei rapporti di lavoro al cessionario, con conservazione di tutti i diritti del lavoratore. Cedente e cessionario sono solidalmente responsabili per i crediti maturati al momento del trasferimento.
È possibile rateizzare la plusvalenza ai fini fiscali?
Sì, se l'azienda è posseduta da almeno 3 anni, la plusvalenza può essere ripartita in quote costanti nell'esercizio di realizzo e nei successivi fino a 5 anni (3 anni per soggetti IRES dal 2025).
Quali sono le aliquote dell'imposta di registro nel 2025?
Dal 2025: 3% per beni mobili e avviamento, 9% per immobili, 0,5% per crediti. Se nell'atto non è indicata la ripartizione, si applica l'aliquota più elevata sull'intero corrispettivo.
Conclusioni e Prossimi Step per la Cessione Ramo d'Azienda
La corretta gestione delle scritture contabili nella cessione di ramo d'azienda rappresenta un elemento critico per il successo dell'operazione e per evitare contestazioni fiscali o responsabilità inattese. I tre aspetti fondamentali da presidiare sono:
- Determinazione accurata del patrimonio netto contabile attraverso scritture di assestamento complete e aggiornate alla data di cessione
- Corretta rilevazione della plusvalenza o minusvalenza in sede di storno degli elementi patrimoniali trasferiti
- Gestione dell'avviamento da parte del cessionario con il relativo disallineamento tra ammortamento civilistico e fiscale
Le novità normative del 2025 in materia di imposta di registro rendono ancora più importante la corretta ripartizione del corrispettivo tra i diversi beni aziendali per ottimizzare il carico fiscale dell'operazione. L'autoliquidazione dell'imposta richiede particolare attenzione nella determinazione delle basi imponibili.
La complessità degli adempimenti contabili, fiscali e civilistici richiede necessariamente il supporto di professionisti specializzati in operazioni straordinarie che possano guidare cedente e cessionario attraverso tutte le fasi dell'operazione, dalla due diligence preliminare fino agli adempimenti post-closing.
🎯 Non lasciare al caso la gestione della tua cessione d'azienda
CSI Centro Servizi d'Impresa offre una consulenza specializzata gratuita di 30 minuti per analizzare la tua situazione specifica e identificare le migliori strategie contabili e fiscali per la cessione del tuo ramo d'azienda.
I nostri esperti in operazioni straordinarie ti guideranno attraverso:
- ✓ Valutazione preliminare del ramo d'azienda
- ✓ Analisi degli impatti fiscali e ottimizzazione della tassazione
- ✓ Predisposizione delle scritture contabili corrette
- ✓ Gestione degli adempimenti post-cessione
PRENOTA ORA LA TUA CONSULENZA GRATUITA
Posti limitati – Rispondiamo entro 24 ore

